Giovanni Hänninen, Nathalie Du Pasquier, Luca Pancrazzi, Steve Piccolo
Il 2 febbraio 2012 Roland Ultra, la grande macchina da stampa che per 10 anni è stata al centro delle attività di Assab One, lasciava Milano alla volta dell’India verso la promessa di una nuova vita: dall’inerzia forzata che l’aveva trasformata in un monumento al ritorno insperato all’attività per cui era stata costruita nel 1968.
In mostra le foto e i video di Giovanni Hänninen e gli interventi di tre artisti che hanno partecipato da vicino alla vita di Assab One e condiviso l’idea di dare inizio a questo viaggio per accompagnare Roland Ultra a destinazione.
Roland Ultra RVU7 è una macchina da stampa a foglio, 4 colori, che è stata in produzione dal 1967 al 1981, ma la prima Roland a foglio risale al 1911. La protagonista del nostro viaggio – numero di matricola 22334, serie 414, peso 43.000 kg – è arrivata a Milano dalla Germania nel 1969. Per più di trent’anni ha stampato libri d’arte per una nota azienda grafica milanese, la GEA – Grafiche Editoriali Ambrosiane. Dopo la chiusura dell’azienda Roland Ultra, unica macchina rimasta nello stabilimento che ora ospita Assab One, assiste (e a volte partecipa) alle mostre, alle installazioni, alle performance.
La storia dell’azienda produttrice risale al 1874, quando due pionieri della stampa mettono in funzione la prima pressa a cilindro automatica. L’azienda, che oggi si chiama ManRoland in virtù di una fusione avvenuta nel 1979, ha sede a Offenbach sul Meno dove era stata fondata ed è tutt’ora leader nel settore delle macchine a foglio.
www.manroland-sheetfed.com
Il deal: alla fine del 2011 un ex stampatore indiano che commercia in macchine da stampa si presenta alla porta di Assab One per esaminare Roland Ultra, che aveva intercettato nelle sue ricerche su Internet. La proposta di portarla in India viene accolta solo a fronte della certezza che verrà davvero rimessa in moto e a patto di poterla seguire fino a destinazione.
Manmad, la tappa finale del viaggio dove ha sede Starpackers, la fabbrica di scatole in cartone dove ha ripreso a lavorare Roland Ultra, è una città dell’India di 72.412 abitanti, situata nel distretto di Nashik, nello stato del Maharashtra.
La produzione della mostra è in parte sostenuta dagli amici che hanno partecipato al gioco di fund raising 100 foto per 100 amici lanciato a dicembre 2012 e ancora aperto.
Questa mostra non sarebbe stata possibile senza la collaborazione di Bharatkumar T. Gohel e Chinubhai Patel, Som International Inc exporters and importers of Graphic Arts Machinery, e della famiglia Khan, proprietaria di Starpackers, la fabbrica di scatole dove Roland Ultra è tornata al lavoro.
Un particolare ringraziamento ad Amedeo Martegani per l’ascolto e i consigli preziosi.
Giovanni Hänninen vive e lavora tra Milano e Roma. Dottore di ricerca in Ingegneria aerospaziale, collabora con il Politecnico di Milano. Realizza indagini fotografiche su temi di architettura e di paesaggio urbano con particolare attenzione alle criticità del presente. Il suo ultimo progetto, cittàinattesa, è stato presentato da Gabriele Basilico a Casa Testori. Ad Assab One ha esposto due mostre personali: Milano Downtown e Rendering the City.
www.hanninen.it
Nathalie Du Pasquier è nata a Bordeaux e vive a Milano dal 1979. Ha lavorato come designer fino al 1986 ed è stata tra i fondatori del gruppo Memphis. Dal 1987 la pittura è diventata la sua attività principale, e la pratica con grande generosità e allegria. Ad Assab One ha esposto due mostre personali: Quadri a motore e Ensemble. Per Assab One ha inoltre realizzato Buzz Box, un progetto in collaborazione con Steve Piccolo.
www.nathaliedupasquier.com
Luca Pancrazzi, vive e lavora tra Milano e Pieve a Presciano, un piccolo comune in Toscana, nel mondo dell’arte contemporanea meglio noto come La Filanda (www.madeinfilandia.org). Artista militante, nel senso che non smette mai di esserlo neanche quando cucina, si esprime con diversi mezzi anche tecnologici, ma la carta e la stampa fanno parte da sempre del suo universo creativo. Con Roland Ultra ha un rapporto particolare perché è stato l’ultimo a metterla in moto per stampare la sua opera Polvere contemporanea nel 2002. Ad Assab One ha partecipato alle due mostre curate da Elio Grazioli, Polvere d’arte e Collezionismi e ha parcheggiato per alcuni mesi la sua colossale Maseratirundum.
Steve Piccolo, artista e musicista, si è trasferito da New York a Milano negli anni Novanta e da allora, oltre a portare avanti la sua personale ricerca, collabora con diversi artisti e musicisti italiani facendo da ponte tra la scena artistica italiana e quella newyorkese. Ad Assab One ha allestito insieme a Luca Pancrazzi, Gak Sato, Luca Gemma la performance Polvere Contemporanea (CMYK) Quartetto per tecnologia obsoleta e fuori registro. Ha inoltre realizzato il progetto Buzzbox in collaborazione con Nathalie du Pasquier.
www.stevepiccolo.undo.net
Un diario del viaggio di Elena Quarestani al seguito di Roland Ultra sarà pubblicato a puntate su Doppiozero a partire dal 14 maggio.
www.doppiozero.com
e-mail del 20 gennaio 2012
Cari amici, amiche, soci e socie di Assab One,
ecco una bella notizia: Roland Ultra, la cara vecchia macchina da stampa che campeggia al piano terra di Assab One e che è stata per tanti anni il nostro genius loci è stata acquistata da un signore indiano, ex stampatore, che oggi commercia in tecnologia che qui è obsoleta, ma che in India ha ancora un futuro.
Nonostante non vi sia alcuna gratificazione economica per averla circondata di cure per tanti anni e malgrado la nostalgia che la sua assenza ad Assab One certamente produrrà, la buona notizia è che, una volta in India, Roland Ultra potrà vivere una nuova giovinezza e tornare a fare il suo lavoro.
Ho preso la decisione di accettare la proposta per varie ragioni: la prima è che l’incontro è avvenuto per una serie di coincidenze che mi sono apparse propizie, la seconda è che ho posto la condizione di poter seguire la macchina fino alla sua destinazione finale (condizione che l’acquirente ha salutato con grande entusiasmo (il primo foglio stampato in India sarà un’edizione Assab One), infine la mia curiosità e l’idea che si tratti anche per me e soprattutto per Assab One dell’inizio di un nuovo progetto che spero di poter condividere con voi.
Dopo essere stata per dieci anni monumento, totem, isola, balena spiaggiata, grotta, teatro di varie performance, sfondo di mostre, dopo essere stata suonata, fotografata, scalata, accarezzata, immortalata, radiografata, Roland Ultra affronterà un lungo viaggio su ruote e per mare: vedremo dove approderà strada facendo. E’ bello sapere che i macchinari di Roland Ultra non sono destinati a una paralisi definitiva: Marisa Merz, che aveva voluto vederla in movimento, mi aveva esortata a trovare il modo per non lasciarla mai più ferma. “Bisogna farla sgambettare” diceva, ed ecco che ora arriva la risposta.
Lo smontaggio avrà inizio il 30 gennaio e si concluderà il 2 febbraio, giorno in cui Roland Ultra lascerà Assab One per il porto di Genova. Se vi fa piacere participare ai rituali degli addii Assab One sarà aperta ai soci e agli amici i pomeriggi di martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio dalle 16 alle 19. Spero di vedervi. Se non ce la fate, ma volete essere informati e partecipare attivamente ai progetti che accompagneranno Roland Ultra in India sarete ripagati con molta gratitudine e diverse piacevoli sorprese (informazioni e aggiornamenti in tempo reale sul sito di Assab One a partire dalla prossima settimana).
Un caro saluto e grazie per la vostra attenzione ai progetti di Assab One che, a maggio, compirà 10 anni.
Elena Quarestani
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e-mail del 16 febbraio 2012
Cari amici e care amiche,
il viaggio per mare è iniziato. La APL Hamburg è salpata oggi dal porto di Genova Voltri con a bordo i due container che contengono tutti i componenti di Roland Ultra più una scatola di souvenir raccolti durante i giorni dello smontaggio.
Prima di sbarcare a Mundra, nel Gujarat, Roland Ultra toccherà i porti de Il Cairo, Doha e Singapore. Poi proseguirà via terra fino a Manmad, nel distretto di Nashik nel Maharashtra, una delle città più sacre del mondo per gli Induisti.
In attesa di notizie, potete trovare informazioni sui progetti in corso, vedere la mappa del viaggio e la documentazione fotografica dello smontaggio cliccando qui.
Grazie a tutti e a tutte voi per l’attenzione e le calorose manifestazioni di complicità e simpatia,
Elena Quarestani
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e-mail del 19 marzo 2012
Ci è giunta finalmente notizia che l’arrivo di Roland Ultra in India, dopo diverse settimane in mare, è previsto per il primo di aprile (e non è uno scherzo) e Giovanni Hänninen e io ci stiamo preparando a partire per accoglierla e accompagnarla a destinazione, documentando la sua installazione nella sua nuova sede.
Intanto potete vedere le belle foto che ci ha inoltrato Guia Biscaro, socia di Assab One, che ci ha fatto visita durante lo smontaggio. Ci è piaciuto dar loro un titolo: A cuore aperto
A presto con le notizie dall’India,
Elena Quarestani
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e-mail del 24 aprile 2012
Namaste
Il viaggio di Roland Ultra è finalmente terminato. Dopo qualche difficoltà alla dogana di Mundra, nel Gujarat e qualche incidente di percorso i container sono finalmente giunti a destinazione. E noi pure, esausti ma felici, dopo estenuanti attese e molti chai, qualche migliaio di chilometri in macchina, caldo e polvere, tanti sorrisi, incontri, strette di mano.
La nuova casa di Roland Ultra, a Manmad nel Maharashtra, è Star Packers, un’azienda che produce scatole per la frutta, soprattutto per l’uva che viene prodotta abbondante nella regione. L’accoglienza è stata calorosa e entusiasta, “but there is a problem”. Il capannone dove dovrà essere riassemblata e riavviata alla stampa è ancora in costruzione…
Trovate alcune del viaggio cliccando qui.
Tra breve la prossima puntata ovvero: come Roland ultra viene estratta dai container
Un caro saluto,
Elena Quarestani
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e-mail del 4 maggio 2012
E’ stato un po’ come assistere a un parto laborioso facilitato dalle manovre di una levatrice esperta, ma anche a una battuta di pesca per via dei modi e dei canti che accompagnavano le azioni e gli sforzi fisici degli operai: in mancanza di muletti e altre attrezzature, le parti della macchina sono state estratte dai container con catene, corde, leve di metallo, cippi di legno e con la forza fisica di una squadra di uomini affiatati e pazienti che sapevano come fare.
Ora, in attesa di essere collocata nel capannone in costruzione e finalmente riassemblata, Roland Ultrariposa tra rotoli di cartone sotto grandi teli di plastica blu che la riparano dal Loo, il vento caldo che in questa stagione soffia nel Maharastra sollevando nuvole di polvere.
Per come sono andate le cose finora, sarebbe ottuso e autolesionista tentare di fare un pronostico sui tempi, ma visto che lo smontaggio è avvenuto con la neve e sottozero e l’arrivo In india con 40 gradi è probabile che quando ritorneremo qui per assistere all’avviamento alla stampa sarà l’ora del monsone.
Vi terremo comunque aggiornati e, a meno che non vi stiamo annoiando (e in questo caso ditecelo), continueremo a raccontarvi di questo avventuroso viaggio a bordo di Roland Ultra.
Un caro saluto e grazie a tutti per la calorosa partecipazione a questo progetto,
Elena Quarestani
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e-mail del 25 maggio 2012
Di nuovo buongiorno a tutti,
visto che gli aggiornamenti sul viaggio di Roland Ultra sembrano non dispiacervi, ecco qui qualche notizia sul luogo in cui si trova la nostra macchina in attesa di essere riavviata alla stampa, mentre con tempi non ancora prevedibili viene portato a termine il capannone che la ospiterà.
StarPackers è una fabbrica di imballaggi per la frutta che è una delle principali risorse della zona: soprattutto manghi, papaie, uva. Vi lavorano una quarantina di persone, per la maggioranza uomini, ma anche alcune donne. Alcuni degli operai vivono nello stabilimento con le loro famiglie per cui ogni tanto si vedono circolare le loro mogli e i loro bambini, pentole, bucati, qualche gallina sfuggita ai cortiletti delle abitazioni. I tempi di lavoro sono scanditi da momenti di pausa e da turni che a noi sono apparsi incomprensibili e piuttosto confusi, poi abbiamo capito che questo era dovuto agli impegni familiari e religiosi di proprietari e operai: in chiesa, alla moschea, per la puja e così via. Il back office, un mistero: gli uffici ci sono, ma non abbiamo mai visto impiegati e l’unico computer non è mai stato acceso.
L’arrivo di Roland Ultra è salutato da grandi aspettative di crescita dell’attività e segna un bel cambiamento a StarPackers, perché si potrà finalmente stampare a quattro colori senza dover ripassare più volte i fogli nella piccola e lentissima due colori (sempre Roland) che sarà d’ora in poi destinata alla verniciatura.
La fabbrica si trova a pochi chilometri dalla stazione di Manmad, che è un’importante svincolo ferroviario (i treni da Delhi verso sud, quelli per Pune e Mumbay passano di qui) ed è la sede di un vasto e coloratissimo mercato della cipolla che non manca mai come accompagnamento di ogni pasto. Intorno, campagna, fabbriche di mattoni e per la lavorazione del cotone, piccoli villaggi, altipiani rocciosi. Il landmark di Manmad è una collina, Hadbi Chi Shendi , su cui si erge un pinnacolo che ha la forma di un pollice eretto.
Spero che resterete con noi ancora per un po’, ma dovrete arrendervi ai ritmi indiani.
Elena Quarestani
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e-mail del 10 settembre 2012
Quando, all’inizio di maggio, abbiamo lasciato Manmad e Roland Ultra al riparo di grandi teloni di plastica blu pensavamo che l’estate sarebbe stato il momento propizio per concludere il lavoro iniziato a gennaio e per documentare il suo felice riavvio alla stampa.
Le cose sono andate diversamente: intoppi tecnici, matrimoni e funerali, graduation all’università da celebrare, monsone e ramadam sono solo alcune delle ragioni per cui le cose stanno andando per le lunghe. Per un paio di mesi abbiamo avuto a che fare con la pratica tutta indiana di assecondare le interferenze della vita che scorre e con la reticenza, anch’essa tutta indiana, nel fornire notizie che si pensano non gradite a chi le riceve.
Mentre noi, fedeli al programma che ci eravamo dati, insistevamo e tempestavamo di mail telefonate e sms i nostri interlocutori per avere notizie e sapere quando sarebbe stato più opportuno tornare, mentre rinnovavamo i nostri visti e aggiornavamo continuamente le prenotazioni dei voli, loro rispondevano con il silenzio o con domande sulla nostra salute e quella dei nostri cari.
Così è passata l’estate e, per la nostra squadra, è terminato il periodo in cui avevamo programmato il nostro secondo viaggio in India al seguito di Roland Ultra. Così, tentando interpretare i silenzi e di leggere tra le righe delle varie divagazioni sul tempo e le famiglie, abbiamo (un po’) imparato l’arte della pazienza, a convivere con i tanti incomprensibili imprevisti. Abbiamo rinunciato a dettare le regole – soprattutto ad aspettarci che vengano condivisi- e abbiamo capito una volta di più che si tratta veramente di un viaggio, non di un progetto che possiamo dirigere, né di un programma con tappe stabilite: si tratta di saper aspettare e e di lasciare che le cose accadano quando possono accadere.
Ora, quando già cominciavo a formulare fantasie catastrofiche (non parte, non partirà mai, l’hanno demolita, ne hanno fatto pezzi di ricambio…) e Giovanni Hanninen, più efficiente, approfittava dell’estate per lavorare sulle fotografie scattate finora, è arrivata la buona notizia che Roland Ultra è entrata in produzione. Il nostro prossimo viaggio è ora previsto per dicembre.
Proponiamo quindi anche a voi di esercitare la sana virtù della pazienza, mentre continuate a seguirci in questa curiosa avventura al seguito di una macchina da stampa: promesso che sarà ripagata da una mostra memorabile. Nel frattempo potete continuare ad assistere al back stage del viaggio e guardare questo piccolo video (un po’ artigianale, perché le riprese sono opera mia, come le foto che avete visto finora)
Grazie come sempre per l’attenzione e la partecipazione.
Elena Quarestani
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e-mail del 2 dicembre 2012
Cari amici e amiche di Roland Ultra,
continua il nostro viaggio al seguito della macchina da stampa che dopo anni di onorato servizio ad ASSAB ONE è da qualche mese approdata in India. Un viaggio che si rivela sempre più ricco di spunti e di incontri che stimolano pensieri imprevisti e nuovi.
Giovanni Hänninen e io ci stiamo preparando a ripartire per Manmad e rivedere Roland Ultra finalmente rimontata e operativa presso la fabbrica di scatole StarPackers. Nel frattempo qui ad ASSAB ONE stiamo lavorando alla realizzazione della grande mostra e (speriamo di farcela!) del libro a cui pensiamo fin dall’inizio di questa avventura.
Come potete immaginare, anche grazie a tutte le implicazioni che questo viaggio sta rivelando, il progetto è super ambizioso e richiede ancora molte risorse per essere portato a termine. Così mentre penso a quali partner e sponsor ci potrebbero accompagnare nella produzione, mi è venuta l’idea di proporre a voi, amici e soci di ASSAB ONE che avete seguito finora questo viaggio, di essere i primi a sostenere il progetto in cambio di una bellissima fotografia e della partecipazione a un piccolo gioco a cui potrete accedere dopo avere letto questa mail fino in fondo.
Ecco l’idea:
Abbiamo sintetizzato il viaggio di Roland Ultra in 100 foto: 100 immagini selezionate tra quelle che Giovanni Hänninen ha scattato finora durante lo smontaggio a Milano e l’arrivo a destinazione in India.
Ogni foto, stampata dall’autore su carta cotone Hahnemuhle formato 21 x 29,7 cm, è unica e firmata, e sarà accompagnata da un documento che attesta la partecipazione al progetto.
Può essere vostra a fronte di una donazione di 100 euro. Potrete anche scegliere se passare a ritirarla ad ASSAB ONE o riceverla a casa vostra.
Le foto non vi possono essere mostrate ora: dovete fidarvi e giocare con noi.
Una miniatura della foto diventerà visibile sullo schermo solo dopo che avrete completato il processo di adesione, selezionando un numero da 1 a 100 e seguendo le indicazioni per effettuare la donazione. Un po’ come quando da bambini aprivate le finestrelle del calendario dell’avvento.
Quando tutte le foto saranno state selezionate sarà visibile il puzzle completo che voi, i nostri sostenitori, tutti insieme, avrete contribuito a comporre.
I nomi dei 100 partecipanti, salvo vostre indicazioni diverse, saranno elencati tra i sostenitori della mostra e del libro che (sempre speriamo!) la accompagnerà o la seguirà.
A tutti chiediamo di incorniciare le foto come pare e piace e di conservarle con cura: tra qualche tempo, per esempio in occasione della mostra, potremmo invitare tutti voi a un raduno per vederle dal vivo, tutte insieme nel loro formato reale.
Insomma, ecco un bel modo per farvi, farci e fare ai vostri amici un bellissimo regalo di Natale.
Ora, per andare al gioco e svelare tutte le foto della serie 100 foto per 100 amici di Roland Ultra cliccate qui
Grazie, buon gioco e a presto con le ultime notizie dall’India sul viaggio di Roland Ultra,
Elena Quarestani
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e-mail del 22 gennaio 2013
Eccoci qui, appena tornati dall’India dove abbiamo ritrovato la cara Roland Ultra vestita di nuovo, riverniciata in un luminoso grigio perla e finalmente insediata nell’ampio capannone costruito per ospitarla. Impeccabile e perfettamente efficiente nonostante i dieci anni di inattività, Roland Ultra stampa ora immagini coloratissime di frutta e verdura che andranno a rivestire scatole di cartone destinate ai mercati dell’Asia e del Medio Oriente.
I suoni che produce sono gli stessi dei miei ricordi, il capomacchina baffuto e gli operai che ne sorvegliano il lavoro compiono gesti uguali a quelli che vedevo tanti anni fa a decine di migliaia di chilometri di distanza; ora però sono accompagnati da una sorta di tenerezza mista a rispetto che a Milano non avevo mai percepito.
Roland Ultra sembra davvero rinata: ha di fronte a sé un futuro attivo, in una casa accogliente e brulicante di vita. E’ la star della fabbrica, la macchina più grande, la più importante, la più preziosa. Non si poteva sperare di meglio.
Nei giorni in cui siamo stati a Manmad, Roland Ultra ha stampato per noi un nuovo lavoro di Luca Pancrazzi, l’artista che per ultimo l’aveva resa operativa, nel 2002. Inizia così un viaggio a ritroso, quello di una cassa sigillata piena di fogli stampati che viaggerà per mare fino ad arrivare a noi, si dice, alla fine dell’inverno.
Nell’attesa che tutto ciò che abbiamo visto e vissuto in questo viaggio lungo un anno a bordo di Roland Ultra si traduca in una mostra strepitosa potete dare un’occhiata all’aggiornamento del backstage cliccando qui. E poi se non lo avete fatto finora (e anche se lo avete già fatto…) potete ancora dare il vostro sostegno al progetto e svelare altre foto di Giovanni Hänninen partecipando al nostro piccolo gioco di fund raising. Per accedere cliccate www.ilviaggiodiroland.org
Grazie come sempre per la vostra attenzione e a presto
Elena Quarestani