Eithne Jordan

Street stills

ottobre-dicembre 2011

Eithne Jordan

Street stills

ottobre-dicembre 2011

Eithne Jordan, Night street X

Privi della presenza umana e lontani dai luoghi comuni dell’architettura i quadri di Eithne Jordan mettono in evidenza contesti urbani – tetti di fabbriche, tunnel delle metrò, sottopassaggi, condomini, parcheggi per auto e complessi residenziali – scorci familiari ma spesso dimenticati di città come Parigi, Rotterdam, Berlino, Vienna, e più recentemente Dublino. Eithne Jordan usa la fotografia come parte integrante del processo di concepimento dell’immagine, scattando centinaia di fotografie durante i suoi viaggi di lavoro in varie città. Il suo sguardo è quello di un passante fugace, di un estraneo. Una volta rientrata al suo studio sceglie gli scatti e la composizione attraverso un processo di selezione e rievocazione, per passare alle piccole gouaches e infine alla pittura a olio.
Jordan racconta città che sono familiari e allo stesso tempo stranamente inquietanti. Ciò che viene rivelato è un intimo ritratto di città, che per un attimo è lasciata ad essere semplicemente se stessa.

Acqua nelle orecchie, di Ilaria Bernardini

Acqua nelle orecchie, cotone nelle orecchie. Il suono prima che cominci la giornata e quello alla fine della giornata. Una sera d’estate e una sera delle vacanze di Natale. Poi una sera qualunque, la città si è svuotata, e nelle case c’è chi si tiene al riparo. E gli altri? Qualcuno sa dove sono? Nei  quadri di Eithne Jordan ci sono i colori, le linee, la prospettiva da cui  guardare e verso cui camminare e prima di tutto questo c’è la scelta di un posto (spesso un posto qualunque, così qualunque e talmente qualunque, da essere davvero speciale). C’è tutto questo e si vede in ogni scorcio, ogni spazio, e ogni cosa è pulita, immobile. Poi nei quadri, c’è anche altro, c’è anche l’invisibile e così, nelle minuscole porzioni di mondo, esplode di continuo e ogni volta un suono. Silente e però potentissimo. Non è parte del disegno ed è lo stesso tutto quello che il disegno dice. Il suono ( il disegno di un suono) arriva da tutte le parti, si prende ogni spazio, si conquista lo spazio, sotto il cielo metallico e sopra la strada deserta, e sovrasta l’immagine, diventa forse il lavoro più visibile e concreto, e continua nella testa di chi guarda. Continua nel rendere tutto rumorosamente muto e forse, al massimo, produce un sibilo. A volte si  insinua anche l’idea che lontano da questa strada, da questo incrocio, si allontani una sirena o insista il bip interminabile di un’allarme scattato in una casa dietro l’angolo. E’ il silenzio di strade in cui sembra che potrebbe non passare mai più nessuno e che continuano a esistere anche quando non c’è anima viva. E incanta il ticchetio di certe pozzanghere che si scuotono per la pioggia e hanno un loro tic, un loro tac, anche se nessuno ascolta, anche se nessuno vede. Nei tunnel svuotati sotto le città svuotate, ecco che il colore , anche la’ sotto, diventa esattamente quel suono. Il suono del silenzio si mischia così- perfetto, imprendibile- al respiro di chi guarda i lavori, sentendosi al sicuro (non succede niente) e il respiro va ancora piano; e poi, all’improvviso (perchè non succede niente? che cosa è successo prima? che cosa sta per succedere adesso?) il respiro si fa piu veloce. Simile a quando si cammina di notte per strada: che paura essere soli e poi però che paura se invece compare qualcuno. E se dopo tutto il vuoto, dopo il fiato sospeso, dopo tutte le fughe e le attese possibili,  riempite tutte le pozzanghere e esauriti tutti gli allarmi della città,  tornassero le foreste e le piante enormi a riprendersi ogni angolo, ogni casa, tutti i marciapiede del pianeta e le galassie e l’universo? Se dopo questa infinita, immobile giornata di mezza  estate, dopo la lunga notte invernale,  tornassero anche gli  animali primitivi, addirittura quelli giganteschi megagalattici e prima o poi di nuovo, piccolissimo, l’uomo? Ecco, allora che l’uomo ricomincerà  a respirare, piano piano e piano piano tornerà a far muovere le macchine, ad accendere tutte le luci e infine, a fare sentire ancora la sua voce (nascondendo di nuovo tutti gli altri suoni).

Biografia

Eithne Jordan si è diplomata alla Dun Laoghaire School of Art di Dublino nel 1976. In seguito ha vissuto per qualche periodo a Londra e Berlino, dove ha studiato alla Hochschule der Künste. Attualmente divide il suo tempo tra Irlanda e Francia. E’ una delle artiste più importanti della pittura figurativa irlandese. Ha fatto numerose mostre in Europa e ha ricevuto diversi riconoscimenti, compresa una borsa di studio DAAD nel 1984 e il premio GPA nel 1986. Le sue opere si trovano nelle più pretigiose collezioni pubbliche e private in Irlanda, Europa e Stati Uniti. Le sue mostre personali recenti includono: Rubicon Gallery, Dublino 2010 e 2007; West Cork Arts Centre, 2007; Centre Culturel Irlandais, Parigi, 2007; Ormeau Baths Gallery, Belfast, 2004. Le collettive comprendono Fenton Gallery, Cork, 2008; NEXT, Chicago, 2008; ARCO, Madrid 2008 & 2009; Art Rotterdam 2007, e Pulse Art Fair, New York, 2007. Nel 2012 sono in programma delle personali a MAC Belfast e alla RHA Gallery di Dublino. Eithne Jordan è un membro di Aosdàna e della Royal Hibernian Academy.

  • Eithne Jordan, Brewery VI, gouache on paper, 2010
    Eithne Jordan, Brewery VI, gouache on paper, 2010
  • Eithne Jordan, Car Park, gouache on paper, 2010
    Eithne Jordan, Car Park, gouache on paper, 2010
  • Eithne Jordan, Brewery VIII, gouache on paper, 2010
    Eithne Jordan, Brewery VIII, gouache on paper, 2010
  • Eithne Jordan, Winter XVI, oil on linen, 2012
    Eithne Jordan, Winter XVI, oil on linen, 2012
  • Eithne Jordan, Winter X, casein on paper, 2011
    Eithne Jordan, Winter X, casein on paper, 2011
  • Eithne Jordan, Winter XVI, oil on linen, 2011
    Eithne Jordan, Winter XVI, oil on linen, 2011
  • Eithne Jordan, Night Street XVII, oil on linen, 2009
    Eithne Jordan, Night Street XVII, oil on linen, 2009
  • Eithne Jordan, Night Street XIV, oil on linen, 2009
    Eithne Jordan, Night Street XIV, oil on linen, 2009
  • Eithne Jordan, Arcade
    Eithne Jordan, Arcade
  • Eithne Jordan, Bibliotheque
    Eithne Jordan, Bibliotheque
  • Eithne Jordan, Courthouse
    Eithne Jordan, Courthouse
  • Eithne Jordan, Fountain I
    Eithne Jordan, Fountain I
  • Eithne Jordan, Gate
    Eithne Jordan, Gate
  • Eithne Jordan, Housing estate
    Eithne Jordan, Housing estate
  • Eithne Jordan, Night street XX
    Eithne Jordan, Night street XX
  • Eithne Jordan, S-Bahn III
    Eithne Jordan, S-Bahn III
  • Eithne Jordan, S-Bahn VI
    Eithne Jordan, S-Bahn VI
  • Eithne Jordan, S-Bahn VIII
    Eithne Jordan, S-Bahn VIII
  • Eithne Jordan, Yellow car
    Eithne Jordan, Yellow car

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