Life – vita. Qualsiasi cosa è vita. Dove viviamo? Cosa viviamo? Come viviamo? Domande sui massimi sistemi e risposte sui marciapiedi. Fiori, farfalle, culi, morti, tavoli e grattacieli. Là dove c’era l’erba ora c’è una città. Sei sicuro di accorgerti di cosa ti passa davanti? KINGS ZINE #1 {LIFE} è il miglior collirio in circolazione in questo momento. È un viaggio tra utopie e possibilità urbanistiche contemporanee, un trip nel paese delle meraviglie dell’architettura e della cultura, un fotogramma della realtà metropolitana in cui ognuno è calato quotidianamente
Sturm und drang: un giovane viene iniziato alla vita e all’arte attraverso un viaggio che è sia materiale che spirituale. Psicogeografia: studio degli effetti precisi dell’ambiente geografico, disposto coscientemente o meno, che agisce direttamente sul comportamento affettivo degli individui. Ai tempi di Van Gogh non esisteva il Situazionismo, ma il sole, gli alberi e la natura, sì. E anche le rovine di Pompei – noi siamo sicuri che ci siano ancora?
Sei proposte per il nuovo Millennio: Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità, Coerenza. Venticinque anni dopo, le lezioni di Italo Calvino sono più che mai urgenti. KINGS ZINE #1 {LIFE} lascia che sia la leggerezza delle immagini a parlare, rende visibile il molteplice della realtà contemporanea, in cui basta la rapidità di un click per portare alla luce ciò che la vita freudianamente rimuove, in piena coerenza con la poetica di KINGS.
C’è una città che sale senza che i suoi abitanti si muovano, c’è chi da un palco canta per i diritti umani tutto ciò che i politici ignorano, in un parlamento nero come la pece, c’è chi da un letto di ospedale risorge e chi muore pur nel calore di un interno abitato; c’è l’urlo di una natura morta, isolata, recisa, che si insinua nel silenzio di una vegetazione fitta e rigogliosa; c’è la dolcezza infinita di una delle donne più dure dell’arte, e il saluto a una pioniera che lascia la debolezza terrena per affidare la sua memoria alla pesante presenza delle sue sculture; che chi nell’arte ci mette tutta la presenza carnale dell’artista, e chi invece svela quale sia la vera faccia dei VIP dell’arte contemporanea, in questa società dello spettacolo in cui la dolce vita è sottrarsi ai propri quindici minuti di celebrità. E, ovviamente, sì, c’è anche Andy.