Coralla Maiuri, Nicola Troilo
a cura di Bettina Della Casa
giugno 2005
Coralla Maiuri, Nicola Troilo
a cura di Bettina Della Casa
giugno 2005
Coralla Maiuri presenta l’installazione Il fucile è nell’aria: uno spazio chiuso (completamente dipinto di giallo e pervaso di polline fluttuante) ospita tre enigmatiche sculture in polistirolo. Remoti suoni in sottofondo restituiscono l’idea di immersione in una foresta irreale.
Nicola Troilo presenta il grande dipinto aprile-maggio 2005, in cui l’elemento ricorrente è una figura umana stilizzata, declinata in infinite possibilità e costruita nella contrapposizione tra i colori blu-inchiostro e azzurro-viola.
Coralla Maiuri presenta l’installazione Il fucile è nell’aria: uno spazio chiuso (completamente dipinto di giallo e pervaso di polline fluttuante) ospita tre enigmatiche sculture in polistirolo disposte in alto sulla parete. Come improbabili trofei di caccia, evocano animali inesistenti (alci? ippopotami?)… sorta di ironici archetipi del mondo animale. Una lunga panca bianca disposta a piedi delle sculture contribuisce a ricreare una dimensione da “casino di caccia”. Una serie di remoti suoni in sottofondo, inoltre, restituiscono l’idea di immersione in una foresta irreale: fischi, sibili, versi di animali….
Coralla Maiuri intende ricreare una “sottile memoria” di universi possibili, senza cadere nella nostalgia, nella recriminazione di mondi migliori. Le forme embrionali che caratterizzano il suo linguaggio prendono vita e diventano corpi vicini alla dimensione del fumetto, ironici se non esplicitamente spiritosi. Le sue sculture assumono una certa buffa goffaggine nella consapevolezza che “non c’è pace sotto il sole” (definizione cara all’artista), per cui anche la beffa fa parte, inevitabilmente, dello stare al mondo. La stessa scelta del titolo Il fucile è nell’aria sembra volerci ricordare che nell’apparente armonia si annida sempre una possibilità di catastrofe, di trasformazione radicale e improvvisa. Non rimane quindi che affrontare gli eventi con disincantata leggerezza.
Torna alla mente Italo Calvino che, richiesto di indicare “tre chiavi, tre talismani per il 2000”, disse: “imparare delle poesie a memoria (…) le poesie fanno compagnia, uno se le ripete mentalmente (…). Sapere che tutto quello che abbiamo può esserci tolto da un momento all’altro. Con questo non dico mica di rinunciare a niente; anzi, godiamocelo più che mai, però sapendo che da un momento all’altro tutto quello che abbiamo può sparire in una nuvola di fumo”.
I disegni, le sculture, le installazioni di Coralla Maiuri, come le poesie imparate a memoria di Calvino, ci “tengono compagnia” coniugando liricità e distacco, morbidezza e ruvidezza, soavità e disincanto in un dimensione circolare del tempo che ci accoglie in un mondo intatto, dove tuttavia il timore incombe, è in agguato. La ricerca di Coralla Maiuri è, in fondo, la ricerca di un equilibrio atavico, sempre sul punto di infrangersi.
Nicola Troilo presenta il dipinto aprile-maggio 2005 (titolo che richiama il tempo di esecuzione dell’opera), una tempera e anilina su tela di grandi dimensioni (300 x 410 cm). L’elemento ricorrente del dipinto (come di molti altri nella produzione recente dell’artista) è una figura umana stilizzata, declinata in infinite possibilità e costruita nella contrapposizione tra i colori blu-inchiostro e azzurro-viola. È una figura fluida non determinata univocamente, una forma dinamica, espressione di energia. Evoca correnti d’acqua o di vento, forme floreali, forze magnetiche. La percezione della sagoma umana dipende dalle diverse dimensioni in cui viene tracciata, dalla posizione che assume, dal punto di vista dell’osservatore: nel dettaglio, infatti, viene restituita una diversa visione rispetto allo sguardo d’assieme.
Ogni quadro di Nicola Troilo è visione parziale di uno spazio infinito, uno spazio di libertà assoluta dove ricreare microcosmi autosufficienti. Si è attratti da uno spazio magnetico in cui immergere lo sguardo fuso e confuso nel flusso delle sagome. Esse si smarriscono in un tempo sospeso, dimentico del tempo lineare della realizzazione della tela (aprile-maggio 2005), per offrire percorsi infiniti nel tempo e nello spazio. La lettura di un quadro di Nicola Troilo è evento catartico, omaggio a una dimensione panteista, in cui l’artista ci dona l’illusione di sfiorare il flusso autentico della natura.
L’esperienza della visione dei quadri di Nicola Troilo evoca le parole conclusive di Gustave Flaubert ne La tentazione di Sant’Antonio: “Ho voglia di volare, di nuotare, d’abbaiare, di muggire, di urlare. Vorrei avere le ali, una corazza, una scorza; vorrei emettere fumo, avere una proboscide, contorcermi, dividermi in ogni luogo, essere in ogni cosa, dissolvermi negli odori, svilupparmi come le piante, scorrere come l’acqua, vibrare come il suono, brillare come la luce, adattarmi ad ogni forma, penetrare ogni atomo, discendere fino al fondo della materia – essere materia!”.
(Bettina della Casa – Museo Cantonale d’Arte, Lugano)
Coralla Maiuri è nata a Roma nel 1957. Ha vissuto e studiato a Roma, per alcuni anni a Hong Kong. Dal 1990 vive e lavora a Milano.
Principali mostre personali:
2003 – A+MBOOKSTORE, Milano. A cura di Bettina Della Casa
2000 – Chiostro del Borromini, Roma. A cura di Maria Ida Gaeta
1995 – Studio Materia, Milano. A cura di Barbara Vergnano e Angelo Bucarelli
1993 – Palazzo Stampa, Milano. A cura di Andrea B. del Guercio e Chiara Donn
Principali mostre collettive:
2004 – Spazio fiori, Show Room Luisa Beccaria, Milano
2004 – Elettricità, a cura di Giuliana Stella, Palazzo Primavera, Terni
2003 – L’orecchio di Venere, a cura di Marina Pizzarelli, Castello Carlo V, Lecce
1993 – Donnarte, a cura di Fiammetta de Feo, Palazzo della Provincia, Frosinone
1992 – Nel bosco, a cura di Andrea B. del Guercio e Allessandro Pitré, Convento dei Serviti di Maria, Monteciccardo (Urbino)
Nicola Troilo è nato a Le Creusot, in Francia, nel 1958. Vive e lavora a Milano.
Principali mostre personali:
2004 – A+MBOOKSTORE, Milano
2004 – Studio Ghiglione, Genova. A cura di Salvatore Galliani
2001 – Galleria Blanchaert, Milano
1997 – Via Tadino 46, Milano
1992 – Studio Scheller, Milano
Principali mostre collettive:
2004 – Spazio fiori, Show Room Luisa Beccaria, Milano
1993 – Fulmina, a cura di Bruno Corà, Pettineo (Sicilia)
1991 – Villa Gioiosa, a cura di Bianca Tosati e Mario Gorni, Cormano (Milano)
Quando Coralla e Nicola mi hanno proposto di esporre i loro lavori ad ASSAB ONE non immaginavo che sarebbero stati loro a ospitare me. Nicola ha portato una tela di grandi dimensioni, in cui una minuscola figura umana tesse una trama, anche nel senso di una storia, scandita dal colore. L’ha posta su un muro al confine dell’edificio, e mi ha regalato, con la sua presenza qui, uno sguardo oltre quel confine, un possibile varco verso un’altra dimensione. Coralla si è insediata in una piccola stanza buia che in passato era stata la camera oscura e l’ha trasformata in un ambiente luminoso e pulsante arredato con una panca su cui sedere a interrogarsi o no sull’identità dei tre enigmatici trofei di caccia che (a me) sorridono dalle pareti. Esseri che appartengono alle fiabe, però non minacciosi, e certamente non vittime di una battuta di caccia. Fuori, nel grande spazio vuoto, cinguetti, suoni decifrabili che evocano la natura e dialogano con l’altra dimensione, quella verso cui attrae, magnetica, la tela di Nicola. In maniera gentile e sapiente, completamente indipendente seppure complementare, i miei amici si sono impadroniti dello spazio e lo hanno restituito abitato da un’arte che nutre e ristora, vicino a cui è stato bello sostare e osservare le molte soste altrui. Come i più evocativi dei racconta storie, hanno saputo creare intorno al loro racconto uno spazio inedito e memorabile. Il bello del loro intervento è che risuona anche ora che le opere sono state rimosse senza lasciare alcuna traccia visibile.