Christoph Hefti

That horse, slamming doors

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

aprile-giugno 2018

Christoph Hefti

That horse, slamming doors

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

aprile-giugno 2018

OPENING
domenica 8 aprile, dalle 18:00

dal 9 aprile al 1 giugno
dal martedì al venerdì, dalle 15:00 alle 18:30 e su appuntamento

ULTIMO INGRESSO ORE 18:00

SI RINGRAZIA
Pro HelvetiaManiera, Bucol

Fotografie di Giovanni Hänninen

Christoph Hefti, designer svizzero, allestisce un accampamento surreale dove tappeti, ceramiche e oggetti diventano occasioni di incontri immaginifici tra la fantasia dell’auto- re e la reazione del visitatore. Lo spazio è un arcipelago visivo, tattile e sonoro ricco di suggestioni. Il titolo della sua mostra è That horse, slamming doors.

La mostra

“Cara Elena, (…)
Sto lavorando all’installazione. Così ho immaginato la mia collezione di tappeti, orizzontale… Sì, ci metto anche le ceramiche (…) Le ceramiche non sono “solo” oggetti, ma lampade, e non sono solo lampade, sono anche delle facce (…) Le tracce del cavallo sono per me una piccola cosa in più che vorrei portare dentro il mio lavoro. Penso che sarà bello e strano.  Un modo diverso di interagire con lo spazio creando l’assenza di un cavallo.”
(Bruxelles, 22.2.2018)

Caro Marco!
Stavo lavorando ieri al concetto della mostra, e ho approfondito le mie idee sul titolo That horse, slamming doors. Sono contento di questo titolo che mi ispira molto. Contiene un accenno al “realismo magico”, alla presenza/assenza di qualcuno/qualcosa. Trasmette la sensazione giusta. Così ho avuto due nuove idee per la mostra. Conterrà dei suoni.
1.suoni di porte che sbattono. Solo di tanto in tanto, qua e là. 2.tracce di un cavallo… Molto delicate. I visitatori notano che un cavallo è passato di là. Insieme al suono delle porte che sbattono si crea un’atmosfera sospesa, un po’ magica. Qualcosa che non sai spiegare ma che suggerisce una storia e un’atmosfera poetica. Ho iniziato con le ceramiche, sia nel laboratorio di ceramica, sia su carta. Ti mando degli schizzi più tardi o quando torno in studio.”
(Bruxelles, 22.2.2018)

Christoph Hefti

Biografia

Dopo essersi formato in textile design a Zurigo Christoph ha proseguito gli studi sulla moda al Central Saint Martins di Londra. Ha poi intrapreso prestissimo la sua brillante carriera nella moda collaborando come freelance con Jean Paul Gaultier, Lanvin, Balenciaga a Parigi e con  Acne Studios a Stoccolma. Per tredici anni è stato a fianco di Dries Van Noten ad Anversa come responsabile della ricerca, del design e dello sviluppo. Affascinato dal dialogo tra la tradizione manifatturiera e la produzione contemporanea, è impegnato nella realizzazione di prodotti tessili per interni e ha recentemente realizzato la collezione di tappeti intrecciati a mano in Nepal, che fa parte di questa mostra. Progetta performance e video installazioni in collaborazione con artisti attivi in diverse discipline: musica, costume design, video e live art. Ha ricevuto numerosi Swiss Design Awards e il “Grand Prix Design” nel 2009. Nel 2017 è stato selezionato tra i designer finalisti nella sezione “Best Studio Carpet” di DomoTex con il tappeto “Animal Mask”. I suoi lavori sono stati acquisiti dal Swiss National Museum, e fanno parte di collezioni private svizzere, olandesi e americane.

  • That horse, slamming doors, Christoph Hefti. Foto Giovanni Hänninen
  • That horse, slamming doors, Christoph Hefti. Foto Giovanni Hänninen
  • That horse, slamming doors, Christoph Hefti. Foto Giovanni Hänninen
  • That horse, slamming doors, Christoph Hefti. Foto Giovanni Hänninen

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