” (…) Tempo vissuto, tempo dimenticato, tempo condiviso. Che cosa infligge il tempo – polvere e disgregazione? I miei ricordi mi aiutano a vivere il presente e io desidero che sopravvivano. Sono prigioniera delle mie emozioni. Devi raccontare la tua storia e poi devi dimenticarla. Dimentichi e perdoni. Questo ti rende libera.” (Louise Bourgeois in Louise Bourgeois, Phaidon, Londra 2003).
Tille Bortolotti lavora a questo progetto sulla memoria da diversi anni, raccogliendo indumenti personali smessi, testimoni del suo passato e tracce della sua storia.
La performance, che tocca un tema caro ad artiste presenti ad ASSAB ONE con i loro lavori, come Louise Bourgeois, Sophie Calle, Mona Hatoum, li restituisce ammassati casualmente in un grande sacco contenitore appeso al soffitto. I partecipanti possono estrarli attraverso i fori da cui straripano e decidere se impossessarsene o lasciarli in un altro contenitore.
Il sacco, metafora della testa/mente, conserva le emozioni custodendo la memoria del tempo vissuto, mentre gli indumenti, come frammenti accumulati di una storia individuale, vengono messi in comune e affidati ad altre persone per tenere in vita i ricordi, lasciandoli andare.