Camilla Ferrari
A cura di Chiara Oggioni Tiepolo e Sanni Agostinelli in collaborazione con Shiruq e Istituto Italiano di Fotografia
settembre 2023
Camilla Ferrari
A cura di Chiara Oggioni Tiepolo e Sanni Agostinelli in collaborazione con Shiruq e Istituto Italiano di Fotografia
settembre 2023
ORARI DI APERTURA
Dal 20 Settembre al 29 Settembre 2023
Dal mercoledì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00
Sabato su appuntamento
INAUGURAZIONE
Venerdì 15 Settembre dalle 18:00 alle 21:00, alle 19:00 incontro di approfondimento sull’attualità del Sudan, a cura di Shiruq e Marco Trovato, direttore editoriale della rivista Africa.
APERTURA STRAORDINARIA
Sabato e domenica 16/17 settembre, dalle 15:00 alle 19:00
Accesso libero con tessera Assab One 2023 (€10)
Per maggiori informazioni scrivere a info@assab-one.org
Durante il suo soggiorno in Sudan, Camilla Ferrari ha deciso di raccontare visivamente la bellezza incantata di questo Paese, sospeso tra realtà e sogno, tra presenza ed assenza.
I video e le fotografie in mostra interpretano la varietà territoriale e restituiscono atmosfere in cui immergersi: il verde rigoglioso e l’azzurro profondo del Nilo, i vasti deserti, l’infinita estensione di sabbia e cielo che sembra sciogliersi in un’unica visione onirica ma anche luoghi di passaggio, ristoranti per camionisti, benzinai, chai house e mercati, che diventano punti di incontro, ascolto e meditazione lungo il cammino. La mostra invita il pubblico a scoprire la bellezza e la complessità del Sudan attraverso gli occhi dell’artista, le cui immagini si muovono tra poesia e realtà, creando un viaggio emozionante che spazia tra luoghi affascinanti e una storia straordinaria.
Tuttavia, guardare queste immagini alla luce dei fatti odierni apre gli occhi su di un intero paese dal futuro drammaticamente incerto. Dopo il colpo di Stato del 2019, la speranza di una democrazia ha iniziato a vacillare fino allo scontro civile intrapreso lo scorso aprile 2023. Questi avvenimenti non riguardano solo una popolazione, ma ogni essere umano con i propri diritti. Ancora oggi, infatti, i conflitti annientano e spazzano via intere culture.
Durante tutta la durata della mostra è possibile acquistare alcune immagini esposte e l’intero ricavato è destinato all’associazione Friends of Sudan, attualmente in prima linea per aiutare le vittime del conflitto, e che dal 2012 supporta il popolo sudanese con progetti di sanità, istruzione, cultura e ambiente.