Loris Cecchini + Michele De Lucchi con AMDL CIRCLE + Pentagram & Friends
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Federica Sala
settembre-ottobre
Loris Cecchini + Michele De Lucchi con AMDL CIRCLE + Pentagram & Friends
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Federica Sala
settembre-ottobre
La lecture di Naresh Ramchandani, scrittore e partner di Pentagram, è rimandata a causa delle misure di sicurezza dovute al Covid-19. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
La lecture sarà a ingresso libero
previa prenotazione a causa dei posti contingentati.
Info e prenotazione:
info@assab-one.org
ORARI DI APERTURA
dal 23 settembre al 14 novembre
dal mercoledì al sabato dalle 15:00 alle 19:00
solo su appuntamento: info@assab-one.org | tel 02 2828546 | mob +39 348 2925085
OPENING
sabato 19 dalle 16:00 alle 20:00
APERTURA STRAORDINARIA
domenica 20 settembre dalle 16:00 alle 20:00
Ospitata come sempre negli spazi al piano terra di Assab One, 1+1+1 continua a esplorare i legami tra architettura, arte e design.
Questa quarta edizione si è lasciata alle spalle la configurazione di tre installazioni personali in parallelo e si è presentata come un’unica mostra. Grazie all’interazione di numerosi creativi e progettisti che si sono confrontati per diversi mesi su ciascun intervento, l’esposizione, curata da Federica Sala, ha unito linguaggi e saperi diversi e ha creato questa volta una connessione inedita tra i tre interventi. Non solo i protagonisti hanno lavorato dialogando e condividendo pensieri e planimetrie, ma ciascun intervento è stato il risultato della collaborazione di molte competenze diverse.
Un’edizione partecipata con Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE, Loris Cecchini, Pentagram & Friends.
Giunto alla sua quarta edizione il progetto 1+1+1 ha fatto un passo ulteriore nell’approfondire i legami tra architettura, arte e design invitando i progettisti di quest’anno a investire contemporaneamente e in stretto dialogo tutti gli spazi al piano terra di Assab One.
Non più quindi tre mostre monografiche in parallelo, ma un’unica mostra in cui i progettisti presentano il proprio lavoro in rapporto a quello degli altri, all’insegna dell’interazione e soprattutto della collaborazione.
Loris Cecchini con le sue strutture modulari autopoietiche, Michele De Lucchi insieme al gruppo di ricerca dello studio AMDL CIRCLE e allo studio londinese Pentagram, già per sua stessa natura multidisciplinare, nella versione ulteriormente allargata di Pentagram & Friends.
Un’edizione collettiva che ha visto l’apporto di molti creativi e progettisti lavorare a stretto contatto, interfacciandosi l’un l’altro e condividendo pensieri e planimetrie, per presentare un’installazione site specific coesa che possa contenere e avvalorare le singole individualità. Proprio come una comunità umana.
Al centro del processo di contaminazioni tra le arti vi è il dialogo, e in particolar modo i diversi linguaggi con cui gli uomini di popolazioni e terre diverse da secoli si raccontano.
Non a caso l’installazione di Michele De Lucchi si chiama Many Hands Make One, declinazione del progetto di ricerca architettonica Earth Stations Many Hands con cui dal 2019 AMDL CIRCLE indaga i rapporti tra popoli, artigianato ed architettura.
Michele De Lucchi parte quindi da un elemento primordiale come il tappeto e lo trasforma da oggetto domestico in architettura, sottolineando come sia nel disegno che nella realizzazione il tappeto sia, per sua stessa natura, l’espressione di una storia collettiva.
Il lavoro di Loris Cecchini è, invece, fortemente caratterizzato da un approccio quasi scientifico che insiste sul concetto di nucleo primario per creare delle grandi sculture modulari e germinali che, come organismi viventi, sono capaci di muoversi nello spazio diventando architettura ed abitandolo come elemento para naturale. L’installazione Arborescense in 2 suites mette insieme le opere Aeroponicseeds XL e Waterbones: strutture organiche potenzialmente illimitate, che si ramificano nello spazio. In esse il modulo diventa il punto di partenza per la creazione di grandi strutture componibili in tre dimensioni, il segno minimale e generativo di un intero sistema.
Al linguaggio architettonico di Michele De Lucchi e a quello sculturale di Loris Cecchini, si aggiunge il linguaggio poetico, in forma video, del progetto collettivo Home Poems di Pentagram & Friends. Il progetto, prodotto da Naresh Ramchandani (partner e scrittore dello studio), è frutto del lavoro di venti persone (in parte esterne) ed è stato realizzato a Londra durante i mesi di confinamento.
Nato come risposta alle molte “mancanze” esterne di quei mesi, Home Poems è un mezzo per trovare una gioia intima e domestica, nascosta negli oggetti del nostro quotidiano. Oggetti quindi non intesi come veicolo di rimando a un altrove migliore (come nella Madeleine proustiana) ma come autentica fonte di poesia domestica: le tonalità dei colori di un uovo sodo, le nuvole di latte che si formano in una tazza di tè, il suono croccante di una patatina…
Partendo dalle poesie di Henry Ponder, poeta di twitter inglese che abitualmente scrive haiku urbani, lo studio ha trasformato i suoi brevi testi, densi di humor e poesia e concretezza al contempo, in video poesie grazie alla regia di Steven Qua, alla partecipazione del premio Oscar Kevin Macdonald, alle musiche di Yuri Suzuki e JeanGa Becker e a tutti coloro che hanno partecipato al progetto.
1+1+1 si presenta quindi quest’anno come un’evoluzione del format precedente della mostra, che mette in scena uno scenario archeofuturista in cui la centralità dell’uomo – nel pensiero e nell’azione – è data da una dimensione corale in cui l’umanità dialoga con l’elemento naturale grazie a una copresenza di linguaggi diversi.
Non a caso quindi il logo, ideato da Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE, non si concentra più sull’operazione algebrica come è accaduto nelle tre precedenti edizioni, ma sull’interazione fluida e in divenire di unita distinte.
LINK per il video della conversazione in diretta Instagram di Federica Sala e Michele De Lucchi con la partecipazione di Elena Quarestani attraverso la mostra 1+1+1/2020
LINK alla panoramica degli acquerelli di Loris Cecchini prodotti in occasione della mostra 1+1+1/2020
LINK alla panoramica dei tappeti disegnati da Michele de Lucchi in collaborazione con AMDL Circle in occasione della mostra 1+1+1/2020
Loris Cecchini
Fra gli artisti italiani più affermati a livello internazionale, ha esposto le sue opere in tutto il mondo con mostre personali in prestigiose istituzioni museali, quali il Palais de Tokyo di Parigi, il Musée d’Art Moderne de Saint-Étienne Métropole di Saint-Priest-en-Jarez, il MoMA PS1 di New York, lo Shanghai Duolun MoMA di Shanghai, il Museo Casal Solleric di Palma di Maiorca, il Centro Galego de Arte Contemporánea di Santiago di Compostela, il Kunstverein di Heidelberg, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato e la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. Ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra cui la 56°, la 51° e la 49° Biennale di Venezia, la 6° e la 9° Biennale di Shanghai, la 15° e 13° Quadriennale di Roma, la Biennale di Taiwan a Taipei, la Biennale di Valencia in Spagna e l’8° Biennale di Urbanistica/Architettura (UABB) di Shenzhen in Cina.
Ha preso parte a numerose mostre collettive tra cui esposizioni al Ludwig Museum di Colonia, PAC di Milano, Palazzo Fourtuny di Venezia, Macro Future di Roma, MART di Rovereto, Hayward Gallery di Londra, The Garage Centre for Contemporary Culture Moscow, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Musée d’Art Contemporain di Lione, MOCA di Shanghai, Deutsche Bank Kunsthalle di Berlino e altre ancora.
Ha realizzato varie installazioni permanenti e site-specific, in particolare a Villa Celle a Pistoia e nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze, alla Fondazione Boghossian di Bruxelles e per il Cleveland Clinic’s Arts & Medicine Institute negli Stati Uniti, a Les Terrasses Du Port di Marsiglia, al Shinsegae Hanam Starfield a Seoul e nel Cornell Tech Building di New York. www.loriscecchini.org
Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE
Architetto, è’ stato tra i protagonisti di Alchimia e Memphis.
Ha disegnato arredi per le più conosciute aziende italiane ed europee. E’ stato responsabile del Design Olivetti dal 1988 al 2002. Ha realizzato progetti di architettura in Italia e nel mondo tra cui edifici culturali, direzionali, industriali e residenziali.
Per Deutsche Bank, Deutsche Bundesbahn, Enel, Poste Italiane, Hera, Intesa Sanpaolo, UniCredit e altri Istituti italiani ed esteri ha progettato ambienti di lavoro e corporate identity. Ha sviluppato importanti progetti di hôtellerie a Tbilisi (Georgia), a Pechino (Cina), sul complesso del Rokkō-sab (Giappone) e in varie parti d’Italia. Ha disegnato edifici e sistemi espositivi per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Neues Museum di Berlino e la Galleria d’Italia a Milano.
Nel 2000 è stato insignito della onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi. Nel 2001 è stato nominato Professore Ordinario presso lo IUAV a Venezia. Nel 2006 ha ricevuto la Laurea ad Honorem dalla Kingston University.
Dal 2008 è Professore Ordinario presso la Facoltà del Design al Politecnico di Milano e Accademico presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Nel 2018 è stato direttore della rivista Domus. AMDL CIRCLE è il cerchio interdisciplinare di progettisti innovatori di cui Michele De Lucchi è parte e fondatore. Dal 2018 la ricerca di AMDL CIRCLE si concentra su Earth Stations, una nuova tipologia di edifici che utilizzano le conoscenze umanistiche e tecnologiche per favorire le relazioni umane. https://amdlcircle.com
Pentagram & Friends
Pentagram è uno studio di design multidisciplinare e indipendente. I suoi lavori comprendono grafica e corporate identity, branding e packaging, mostre e installazioni, siti web ed esperienze digitali, pubblicità e comunicazione, sound e animazione. Conta 25 partner tra Londra e New York, tutti designer professionisti che lavorano in collaborazione o in modo indipendente, ed è inoltre l’unico grande studio di progettazione in cui i creativi sono anche proprietari dell’azienda. Pentagram and Friends è il gruppo di persone che ha partecipato alla realizzazione di Home Poems, il progetto avviato da Naresh Ramchandani*, produttore e partner dello studio, con i testi di Henry Ponder, poeta Twitter noto per le sue riflessioni delicate e ironiche sui temi di ogni giorno.
Tra gli altri amici (sono in tutto 19) fanno parte del gruppo Steven Qua, designer e regista televisivo, Kevin Macdonald, regista e produttore, vincitore di un Oscar per il film The Last King of Scotland, Yuri Suzuki, sound artist, designer e musicista. https://www.pentagram.com
*Naresh Ramchandani, produttore, dopo avere frequentato la Manchester University, comincia la carriera di copywriter alla HHCL nel 1990. Nel 1994 si sposta a Chiat/Day e diventa il secondo direttore creativo più giovane di Londra. Trasforma Chiat/Day in St Luke’s, la prima agenzia cooperativa britannica, nominata Agency of the Year 1999. Fonda Karmarama nel 2000, con cui crea un poster contro la guerra, “Make Tea Not War”, che finisce anche sulla prima pagina del Sunday Times nel 2003. Lascia Karmarama nel 2005. Scrive 63 pezzi per il Guardian e scrive e produce Dark Horse, un programma animato in onda su Channel 4. Nell’ottobre del 2007 fonda Do The Green Thing, un servizio pubblico no profit che ha ispirato 40 milioni di persone nel mondo a vivere una vita più verde. Entra in Pentagram come partner nel 2010. Crea uno cortometraggio su Henry Ponder che viene nominato a Cannes 2015.
Federica Sala, dopo aver trascorso alcuni anni come assistant curator nel dipartimento di design del Centre Pompidou, è tornata in Italia come curatore indipendente per istituzioni pubbliche o private come il Centre Culturel Français de Milan, Fabrica, e l’agenzia H+ in qualità di project manager per Enel Contemporanea presso il Museo Macro di Roma.
Dal 2010 al 2019 ha fondato e co-diretto l’agenzia di design consultancy PS.
In questi anni ha curato per un triennio la sezione Object, dedicata alla gallerie di design, del miart, dal 2015 al 2017 è stata la curatrice del distretto milanese 5VIE art + design presentando Exercises in seating by Max Lamb, Herringobones by Raw Edges, Foyer Gorani ed ha appena concluso il progetto quadriennale di residenze d’artista Italian Villages di Airbnb.
Nel 2018 ha curato con Patricia Urquiola A Castiglioni, la grande mostra monografica dedicata dalla Triennale di Milano e relativo catalogo, edito da Electa.
Dal 2017 al 2019 è stata membro della giuria del PAD Prize Paris mentre dal 2016 è membro della commissione per l’abitare dell’ADI, di cui dal 2020 è anche vice coordinatore. Dal 2018 ha curato il progetto Life in Vogue, per Condé Nast Italia, e dal 2019 cura il progetto d’arte Cassina Perspectives in Art attualmente in corso. www.federica-sala.com
Elena Quarestani, editrice e giornalista pubblicista in una vita precedente, ha ideato e diretto periodici, enciclopedie e opere collezionabili. E stato solo dopo la prima mostra del 2002, pensata come un episodio isolato, un rito di passaggio per una fabbrica dismessa, che ha deciso di coniugare la sua passione per l’arte e l’edificio che fino allora aveva ospitato l’azienda di famiglia e di mettere le competenze accumulate in molti anni di lavoro nel campo dell’editoria e della comunicazione e le buone relazioni nel mondo dell’arte al servizio di questa iniziativa.