Bijoy Jain

Water, Air, Light

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

marzo-giugno 2017

Bijoy Jain

Water, Air, Light

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

marzo-giugno 2017

Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Giuseppe Fanizza

1+1+1 Bijoy Jain + George Sowden + Chung Eun Mo

Bijoy Jain, architetto, abita lo spazio con una pluralità di di interventi che vanno dalla pittura alla scultura, applicando all’arte i metodi di ricerca e i processi di produzione che hanno caratterizzato l’attività di Studio Mumbai.

La mostra

“La civiltà è costruita su fondamenta liquide. Un mondo in costante movimento, una cultura in continuo flusso e riflusso.”

Il lavoro di Bijoy Jain ha molto a che fare con le emozioni e nasce in gran parte dall’osservazione profonda di tutto ciò che si può trovare in natura – una percezione non contaminata dal giudizio. Formatosi come architetto, Bijoy considera l’uomo sinonimo di materia, dove la creazione si confronta con un contesto che è in continua trasformazione, un flusso continuo.
“C’è un linguaggio – dice – che viene costantemente scritto ed enunciato intorno e insieme a noi”.

Con la mostra Water, Air, Light Jain si interroga su come i fenomeni possono essere assorbiti e consumati, nonché sulla nostra interazione con il tempo, mantenendo una posizione di genuina e continua apertura verso la scoperta. Le superfici degli oggetti e la loro consistenza hanno origine dalla relazione tangibile tra l’artista e la materia, ed evocano l’istanza interiore di confondersi con essa. È attraverso questa dualità tra l’artista e il suo lavoro e tra l’opera e il suo spettatore che la mostra prova a trasmettere la reincarnazione di ciò che Jain definisce tenerezza.
“Attraverso le idee di spostamento – di superfici, massa, peso, densità – lo scopo è quello di esplorare e assecondare la relazione tra gli elementi di cui siamo fatti noi stessi e tutto ciò che ci circonda”.

Biografia

Bijoy Jain (1965) è un architetto indiano. Si è formato in Gran Bretagna e Stati Uniti. È tornato in India nel 1995 dove ha fondato Studio Mumbai, laboratorio di architettura incentrato sull’intreccio di competenze di artigiani e tecnici che operano sotto la sua regia. Attualmente lo studio ha cantieri in attività in India, Francia, Giappone, Spagna, Cina e Svizzera. Il lavoro di Studio Mumbai ha ricevuto numerosi premi internazionali ed è stato esposto in musei come il Victoria and Albert Museum di Londra (2010) e la Biennale d’Architettura di Venezia (2010 – 2016). Bijoy Jain è stato visiting professor a Copenhagen e Yale e docente per diversi semestri all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Da qualche anno ha intrapreso una carriera autonoma come artista. Suoi lavori sono stati esposti alla Biennale di Kochi (2014) e più di recente presso le fiere Art Basel (Hong Kong, 2016) e India Art Fair (Delhi, 2017).

  • Bijoy Jain, Papier maché, 2016-2017, carta pesta e calce. Foto di Alice Fiorilli
    Bijoy Jain, Papier maché, 2016-2017, carta pesta e calce. Foto di Alice Fiorilli
  • Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Giuseppe Fanizza
    Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Giuseppe Fanizza
  • Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Alice Fiorilli
    Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Alice Fiorilli
  • Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Alice Fiorilli
    Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Alice Fiorilli
  • Bijoy Jain, Karvi Panels, 2016-2017. Foto di Alice Fiorilli
    Bijoy Jain, Karvi Panels, 2016-2017. Foto di Alice Fiorilli
  • Bijoy Jain, Tar Piece, 2015-2017, catrame. Foto di Alice Fiorilli
    Bijoy Jain, Tar Piece, 2015-2017, catrame. Foto di Alice Fiorilli
  • Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Alice Fiorilli
    Bijoy Jain, Water, Air, Light. 1+1+1, Assab One, 2017. Foto di Alice Fiorilli
  • Bijoy Jain, Tar Studies 2016-2017, cemento e pigmento. Foto di Giuseppe Fanizza
    Bijoy Jain, Tar Studies 2016-2017, cemento e pigmento. Foto di Giuseppe Fanizza
  • Bijoy Jain, Tazia 2016-2017, bamboo e foglia d'oro.Foto di Giuseppe Fanizza
    Bijoy Jain, Tazia 2016-2017, bamboo e foglia d'oro.Foto di Giuseppe Fanizza

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