Antidoti / Antidotes

Performance artistiche, proiezioni di film e una mostra dal Ragged School Museum di Londra

un progetto curato da Antoni Malinowski
in dialogo con Jenni Lomax

luglio 2022

Antidoti / Antidotes

Performance artistiche, proiezioni di film e una mostra dal Ragged School Museum di Londra

un progetto curato da Antoni Malinowski
in dialogo con Jenni Lomax

luglio 2022

con:

Hélène Binet, Yong Min Cho, Alexandre da Cunha, Lily Grimes, Oona Grimes, Jefford Horrigan, Liliane Lijn, Antoni Malinowski, Katrina Palmer, Sarah Taylor e Maurizio Goina

Mercoledì 13 Luglio dalle 18.00 alle 24.00

Accesso libero con tessera Assab One 2022 (€10).
Per maggiori informazioni scrivere a info@assab-one.org

A seguito del periodo buio del lockdown a Londra,  gli artisti che fanno parte del gruppo Ragged Art di Londra hanno preso l’iniziativa di superare la tristezza focalizzandosi sulla luce e le sue meraviglie. Hanno quindi deciso di proporre in forma diversa la mostra inizialmente presentata al Ragged School Museum dell’East End londinese, un insieme di installazioni artistiche, opere murarie, fotografie, film e performance. Ciò che univa le diverse opere era la fede nel potere dell’immaginazione come mezzo di trasformazione. 

Ad Assab One presentano Antidoti / Antidotes, una serata di performance artistiche, proiezioni di video e una mostra d’arte, una risonanza evocativa dell’evento presso il Ragged School Museum. 

Il progetto è curato da Antoni Malinowski in dialogo con l’ex direttrice del Camden Arts Centre Jenni Lomax, e include lavori di: Hélène Binet, Yong Min Cho, Alexandre da Cunha, Lily Grimes, Oona Grimes, Jefford Horrigan, Liliane Lijn, Antoni Malinowski, Katrina Palmer, Sarah Taylor e Maurizio Goina. 

https://www.ragged-art.com/ragged-art-event-at-assab-one-milan-italy/www.ragged-art.com

Biografie

Hélène Binet

Hélène Binet è una fotografa svizzera / francese di fama internazionale basata a Londra. Binet ha studiato fotografia allo IED di Roma, dove ha passato la maggior parte dei suoi anni di formazione. Per più di 35 anni l’artista ha ritratto architetture classiche e contemporanee. E’ una fervente sostenitrice della fotografia analogica, lavorando esclusivamente su pellicola, e crede che ‘l’anima della fotografia [sia] la sua relazione con l’istante’.
Le opere di Binet sono state esposte in mostre nazionali e internazionali, inclusa una mostra personale alla Power Station Art, Shanghai, nel 2019. E’ stata inclusa come Honorary Fellow del Royal Institute of British Architects nel 2007 ed è stata insignita del premio Excellence in Photography del Julius Shulman Institute nel 2015. Binet ha anche ricevuto il 2019 Ada Louise Huxtable Prize, per donne che hanno contribuito in maniera profonda all’architettura, ed è una delle Cento Eroine della Royal Photographic Society.  www.helenebinet.com 


Yong Min Cho

Yong Min Cho ha studiato architettura in Corea del Sud, scenografia all’Accademia di Brera a Milano e danza alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi a Milano. Si è poi trasferito a Venezia, dove ha lavorato insieme a Carolyn Carson all’Accademia Isola Danza e come un danzatore indipendente al Centro Teatrale di Ricerca di Venezia. Dal 2005, Yong Min Cho vive a Londra e fa progetti in UK, Europa e la Corea del Sud. Nel 2014 è stato artista e coreografo in-residence all’Asia House London. www.ymcho.co.uk

Alexandre da Cunha

Alexandre da Cunha è un artista brasiliano che vive e lavora tra San Paolo e Londra. Si riferisce alla propria pratica artistica come a un ‘indicare’ rispetto a un ‘fare’. Indicando oggetti esistenti e visibili, da Cunha sottolinea significati nuovi e inaspettati all’interno degli oggetti prescelti. Questo approccio gli permette di districare preconcezioni e risposte istintive inerenti a particolari soggetti, riprendendone le fila con modalità alternative di visione e conoscenza. Partendo da queste rinnovate abilità possibilità, le sculture di da Cunha ispirano potenziale, illuminando incontri di tutti i giorni con materiali ordinari. Per esempio, oggetti di pulizia di tutti i giorni improvvisamente tramandano significati spirituali, mentre oggetti industriali apparentemente profani acquisiscono echi di storia dell’arte.

Lily Grimes

Lily Grimes è direttore della fotografia con un passato nel mondo delle notizie e dei documentari, ed è di base a Londra. Da quando si è laureata nel Master in Cinematografia a NFTS, Grimes si è cimentata in riprese di programmi TV, corti, film con artisti e performer, documentari e video musicali. Lily Grimes ha vinto un RTS award nel 2020 ed era stata selezionata come BSC Emerging Cinematographer nel 2019. 

 

Oona Grimes

Oona Grimes è un’artista di base a Londra che primariamente rincorre il linguaggio attraverso il disegno, la ceramica e le opere video.
Durante la propria Bridget Riley Fellowship alla British School di Roma nel 2018, Grimes ha preso ispirazione dai tartan di Lorenzetti e i dettagli cartooneschi di affreschi Etruschi, fino ad appropriarsi anche di dettagli di film neorealisti – confusi, imitati e rinterpretati con mezzi tecnologici: un disegno fisico di sé stessa catturato dalla fotocamera del proprio iPhone.
Le opere di Oona Grimes sono presenti nelle collezioni permanenti di importanti istituzioni quali la British Library di Londra e il V&A Museum di Londra. www.oonagrimes.com

Jefford Horrigan

Jeffor Horrigan vive e lavora a Londra, componendo performance e video brevi che traggono le proprie origini dalla scultura. In questi lavori mobilio e oggetti della casa vengono mossi e manipolati finché non diventano entità completamente diverse. I disegni di Horrigan celebrano il pensiero e la pianificazione e vengono anche usati per sostituire il testo all’interno di ipotesi di performance.  

“Le mie installazioni, performance e video sono originate dalla scultura e gelose della pittura – in particolare delle nature morte. In queste opere mi muovo, maneggio l’esistente e a volte danzo con i mobili, insieme a azioni di tutti i giorni come lucidarmi le scarpe, lavare o cucire. Voglio sempre che i  mobili e le azioni casalinghe rimangano riconoscibile e tutta l’atmosfera quotidiana alterata.”

Liliane Lijn

Liliane Lijn è un’artista visiva di New York. Il lavoro di Liliane Lijn copre un largo spettro di interessi, dalla luce e le sue interazioni con diversi, nuovi materiali allo sviluppo di una nuova immagine fresca del femminile. Lijn ha preso ispirazione dai dettagli incidentali di artificiale e naturale, mito e poesia, scienza e tecnologia. Lijn è interessata nello sviluppo del llinguaggio, collaborando tra discipline e facendo un’arte che è interattiva, in cui lo spettatore può partecipare attivamente. www.lilianelijn.com

Katrina Palmer

Katrina Palmer vive e opera a Londra. Lavora con storie che sono distribuite attraverso luoghi scoperti, ambienti audio, spazi stampati e performance. Con un’attenzione alle incertezze, alle vulnerabilità del corpo e alle insicurezze degli ambienti, le narrative di Palmer invitano gli spettatori a considerare oggetti indicati, ma non del tutto presenti. L’esplorazione articolata delle circostanze materiali localizza la scultura nella narrativa. www.katrinapalmerartist.com

Sarah Taylor

Sarah Taylor si forma come danzatrice a Melbourne presso Australian Ballet School e si diploma in seguito all’Académie de Danse Classique Princesse Grace de Monte-Carlo. È stata maître de ballet per il corpo di ballo del Teatro Verdi di Trieste, per l’Ensemble di Micha van Hoecke, per Komische Oper Berlin e Balletto di Toscana. È stata inoltre docente per Deutsche Oper Berlin e Arena di Verona, dove è stata anche assistente del coreografo Fabrizio Monteverde per l’allestimento del balletto “La Tempesta”. Dal 1998 al 2009 è stata insegnante e assistente per Gelabert Azzopardi Dance Company. Ha inoltre collaborato con la Graz University of Technology e con il dipartimento di musica elettronica del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Da 2010 collabora con la compagnia del Balletto di Roma in qualità di maître de ballet del corpo di ballo e assistente ripetitrice dei coreografi ospiti.

Antoni Malinowski

Dopo gli studi di pittura all’accademia di Belle Arti di Varsavia, approfonditi presso il Chelsea College of Art, Antoni ha stabilito la sua residenza a Londra. È rimasta memorabile la sua personale del 1997 al Camden Center of Art, in seguito alla quale ha trascorso diversi mesi in residenza alla British School di Roma centrando la sua ricerca sulle antiche pitture murali. Il suo lavoro investiga infatti la relazione dinamica che esiste tra spazi architettonici e figurativi attraverso i pigmenti, la luce, il movimento e il tempo. È nota la sua collaborazione con numerosi importanti studi di architettura quali Bolles+Wilson, Haworth Tompkins e Eric Parry per progetti d’architettura permanenti, dall’ideazione di effetti cromatici e mosaici per facciate di edifici a complessi wall paintings per interni. Dal 2001 insegna all’Architectural Association School of Architecture di Londra, dove nel 2002 ha dato vita a “the Materiality of Colour”, un corso che offre un modo unico di fare dialogare i colori con lo spazio. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche, tra cui quella della Tate di Londra. www.antonimalinowski.co.uk

Jenni Lomax

Jenni Lomax è stata Direttore del Camden Arts Centre di Londra dal 1990 al 2017, dove ha iniziato e curato un innovativo programma di mostre internazionali, residenze d’artista e progetti educativi che ha avuto grande seguito e che ha sempre messo al centro gli artisti e le loro idee. Lomax è stata insignita del Order of the Polar Star nel 2017, Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres nel 2007 e ha ricevuto il titolo britannico OBE per i suoi servizi nel campo delle Arti Visive nel 2009.
Prima del Camden Arts Centre, Jenni Lomax ha sviluppato e diretto i programmi di Community Education and Public della Whitechapel Gallery per dieci anni durante gli anni Ottanta. Per tutta la sua carriera è stata molto coinvolta in progetti che hanno approfondito la conoscenza e il supporto di artisti e educazione a tutti i livelli. Al momento Jenni lavora indipendentemente a una serie di progetti curatoriali, di scrittura e di archivio. 

 

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