a cura di Luca Forcolini e Gianluca Codeghini, un progetto warburghiana
Intervengono:
Dario Bellini, Davide Bertocchi e Franck Krawczyk, Pietro Braione, Jacopo Cirillo, Cobra, Gianluca Codeghini, Matteo Cremonesi, Luca Forcolini, Elio Grazioli.
Into the noise, Into the word, Into the war… quanta anticipazione in questi tre titoli scelti da Gianluca Codeghini per gli eventi ad Assab One? Dentro! Coi piedi nel piatto, addirittura. A partire dal titolo della mostra: Il sorriso si ferma quando vuole. Col sospetto di aver riso o di non aver riso affatto. Il salto mortale è all’ultimo. E non poteva essere più rischioso di così, dopo l’invasione dell’Ucraina, con un titolo che rappresenta lo stato di essere, di fatto, dentro una guerra.
Parlano le armi e parlano anche gli animi sconvolti, eccitati, impauriti, quindi ci siamo chiesti se non fosse il caso di tacere noi, se l’arte deve tacere o prendere posizione. Non vogliamo ammettere che occuparsi di arte sia una cosa da fare solo se si è sereni o dimentichi di quanto succede vicino o lontano da noi. Non abbiamo mai pensato che fosse una sorta di evasione. Lo spazio di Warburghiana è uno spazio di riflessione sul senso dell’arte, sul significato dei segni e dei gesti. Warburghiana mantiene il suo presidio di analisi formale che noi consideriamo in tutto e per tutto sostanziale.
La pausa, lo stallo, lo sfasamento, la tattica, l’asincronia, la trincea e il primo video gioco del tennis (Pong con due barre bianche contrapposte) sono gli “accessori in movimento” per una nuova apertura della Warburghiana, un concerto sinottico a cura di Gianluca Codeghini e Luca Forcolini, invitato a collaborare per l’occasione.
Ringraziamo per la collaborazione:
Roberta Carrieri & Kuklamu, Malcolm e Harry Dens, Bizuayehu Shimels Tiringo
Supporto tecnico
Moonhouse Music
Radioarte