The Alchemy of Weaving

Chiaki Maki

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

aprile-maggio 2019

The Alchemy of Weaving

Chiaki Maki

1+1+1
un progetto di Elena Quarestani
a cura di Marco Sammicheli

aprile-maggio 2019

The Alchemy of Weaving - Chiaki Maki ©Giovanni Hänninen

Orari di apertura
dal 3 aprile all’11 maggio
dal mercoledì al sabato, dalle 15 alle 19 e su appuntamento

Visite guidate
sabato 11 maggio, ore 16:00 e 18:00
Info e prenotazione: info@assab-one.org

Chiaki Maki, textile designer, dopo la formazione universitaria in Giappone e negli Stati Uniti, ha viaggiato in molti paesi del mondo alla ricerca delle radici della pratica della tessitura. Nel suo laboratorio alle pendici dell’Himalaya concepito insieme a Bijoy Jain fondatore di Studio Mumbai, dove ogni centimetro quadro è stato toccato dalla mano dell’uomo, realizza, attraverso processi rigorosamente naturali, preziosi filati che poi compone creando tessiture pittoriche. I pigmenti naturali, la reazione dei colori alla luce e alla materia caratterizzano la sua pratica. La combinazione della sua vena artistica con l’artigianato tradizionale e le risorse della natura dà il titolo alla sua mostra: The Alchemy of Weaving. Chiaki vive e lavora tra Tokyo e Dehradun. Questa è la sua prima mostra in Italia

Scopri di più

“Quando studiavo alla Rhode Island school of Design, ho sperimentato, mentre tessevo, un momento in cui sparivo. Rimaneva solo l’atto, il processo della tessitura. Il pezzo prodotto da quella esperienza era straordinario, al di là di ogni possibile descrizione.

Quel momento è diventato il cuore e il senso del mio lavoro.

Quando tocco i filati, quando tingo con le piante, quando lancio le navette, non importa dove mi trovo, in India, in Giappone o negli Stati Uniti: io sparisco, appare il vuoto, l’assenza del pensiero, è questo che mi permette di creare.

Nel comporre i miei lavori mi servo solo di pigmenti naturali – cerco di coltivare quasi tutto quello che mi serve per ottenerli – e i miei filati sono tutti tessuti a mano con metodi antichi e strumenti che sono belli da vedere e da toccare e che producono suoni e ritmi ipnotici.

Mi piace giocare con i fili, lasciarli liberi anche sul telaio. I diversi filati sono dotati di un loro carattere specifico e si adattano e cambiano quando si trovano vicini gli uni agli altri. Mi piace osservare il modo in cui reagiscono alle diverse tensioni a cui sono sottoposti e quando la loro posizione viene modificata.

Mi affascina e mi incuriosisce scoprire come i tessuti che ho creato per questa mostra ad Assab One reagiranno a questo spazio, a questa luce nuova, a questo ambiente a loro sconosciuto.”

Biografia

Chiaki Maki, textile designer, vive e lavora tra l’india e il Giappone. Dopo la laurea presso la Musashino Art University ha proseguito gli studi alla Rhode Island School of Design. Da qui è iniziata la sua ricerca in diversi paesi in cui la pratica della tessitura fa parte della vita quotidiana della popolazione.

Dopo anni trascorsi in India producendo originali tessuti a mano, ha creato un Bijoy Jain fondatore di Studio Mumbai, uno straordinario laboratorio ai piedi dell’Himalaya, Ganga Maki. In questo caso, è stato toccato dalla mano di un uomo o di una donna, ha esteso la sua vita a tutto il ciclo di produzione e dare spazio alla sua vena artistica. Dalla prospettiva delle fibre e dei pigmenti naturali, fino alla produzione dei filati, si tratta di un termine con procedimenti naturali, seguendo il ritmo delle stagioni, per creare colori, filati e composizioni di eccezionale unicità.

  • The Alchemy of Weaving - Chiaki Maki ©Giovanni Hänninen
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