Wonderland

a cura di James Putnam

marzo-maggio 2010

Wonderland

a cura di James Putnam

marzo-maggio 2010

WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010

CON IL SOSTEGNO DI
British Council

Alice Anderson, Sam Buxton, Oliver Clegg, Shezad  Dawood, Tom Gallant, Stephane Graff, Henry Hudson, Bridget Hugo, Alastair Mackie, Polly Morgan, Boo Saville, Martin Sexton, Jamie Shovlin, Hugo Wilson

Come suggerisce il titolo, questa mostra intende evocare quel territorio magico in cui si genera un universo di fertili potenzialità immaginative. La meraviglia viene ormai associata solo al mondo dell’infanzia e in quest’era di incalzanti progressi della scienza e della tecnologia è diventata un’esperienza remota. Eppure nel campo delle arti visive resiste una grande capacità di provare e di creare meraviglia, che è poi uno degli aspetti fondamentali dell’esperienza estetica. Qualcosa che ha a che fare con i poteri del pensiero, con la sensibilità, con l’immaginazione e la creatività. Ma forse ancor più significativamente lo stupore genera una percezione allargata, una freschezza del sentire e una generale aura di ottimismo.

La mostra

Una selezione inedita di lavori di artisti londinesi che include pittura, disegno, grafica, fotografia, collage, scultura, installazioni e video. La gran parte delle opere esposte evidenzia una tendenza emergente nella pratica artistica caratterizzata dal ritorno verso una virtuosità più tradizionale e da un’attenzione al dettaglio che pone l’accento su azioni dotate di forte incisività concettuale. Mentre la generazione precedente era spesso concentrata sulla propria biografia, questi artisti tendono a produrre lavori che riguardano tematiche più universali. La loro pratica implica rigorose ricerche nel campo della storia, delle scienze, della futurologia, della storia naturale. Inoltre non si tratta mai di contributi solo concettuali, che prevedono che il lavoro venga realizzato da altri: questi artisti mostrano competenze pratiche e sono direttamente coinvolti nella vera e propria produzione delle opere.

Wonderland è una mostra pervasa da un generale senso di ibridazione, dove le nozioni di miracoloso incorporano elementi fondanti della natura e della tecnologia e affascinanti principi della scienza.

Si ringrazia:
MACtac ItaliaAll Visual Arts, BIOKIP, Urò (Martina Merlini, Arianna Vairo), Coralla Maiuri e Filippo Lancellotti, Nathalie du Pasquier e George Sowden, Valeria Orioli e Sandro Castiglioni, Leone Bernardini e Giulia Guzzini, Riccardo Crespi, Giangaleazzo Visconti, Gigi Giannuzzi, Bersi Serlini Franciacorta, Blacks Club & Nancy Fouts.

Biografie

Alice Anderson si è laureata all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi e al Goldsmiths College di Londra. Lavora sia col video che col disegno e la scultura, giocando con la dislocazione del tempo come un bambino che costruisce mondi paralleli. Il suo lavoro è una produzione compulsiva e ossessiva attraverso la quale esplora e dà forma alle memorie della sua infanzia. www.alice-anderson.org

Sam Buxton si è diplomato alla Royal Academy of Arts nel 1999. Il suo lavoro è caratterizzato da complessi insiemi di sculture/architetture:miniature ritagliate in sottilissimi fogli di acciaio inossidabile. É interessato all’interfaccia tra i corpi viventi e l’ambiente artificiale, oltre i confini tra  design, scienza e arte. www.sambuxton.com

Oliver Clegg ha ottenuto il suo MA alla City and Guilds London Art School nel 2005. I mezzi espressivi che predilige sono la pittura e la grafica, ma crea anche installazioni e sculture. I suoi caratteristici dipinti su vecchie tavole da disegno spesso rappresentano inquietanti, solitari ritratti di giocattoli, abbandonati in scenari desolati e disabitati. La sua mostra personale al Freud Museum (Londra, 2008), che esplorava le nozioni di gioco e memoria dell’infanzia, ha ricevuto l’unanime consenso della critica. www.oliverclegg.com

Shezad Dawood ha ricevuto il suo MA dal Royal College of Art di Londra nel 2000. Il suo lavoro multimediale costruisce un bizzarro e complesso dialogo di sovversivi parallelismi tra diversi sistemi di valori e pratiche artistiche. Il suo lavoro indaga in modo giocoso ma critico la nostra concezione tradizionale della natura e del ruolo dell’arte nella società dei consumi contemporanea. www.shezaddawood.com

Tom Gallant esamina le patologie sottostanti l’inesauribile fascinazione del mondo occidentale per la pornografia e la cultura del collezionismo. Il suo interesse per le arti decorative vittoriane e la sua pratica delle tecniche orientali del Kirigami e dell’Origami si coniugano nel suo lavoro, in cui forme assai intricate e belle sono ritagliate e ripiegate da pagine di riviste pornografiche. www.tom-gallant.com

Stephane Graff lavora con la fotografia, il video, la pittura e l’installazione al suo progetto Professore, un alter ego che rende confusa la distinzione tra realtà e finzione. Professore sfida la percezione d’identità e di ordine sociale, mentre fa emergere temi che riguardano l’innata fiducia della società nella scienza e nelle istituzioni. La sua scienza non convenzionale  spazia dal fantastico al banale, ma è sempre trattata con pari rispetto e, ironicamente, appare  plausibile.

Henry Hudson si è diplomato al Central St Martin’s College of Art and Design nel 2005. Soprattutto pittore, spesso coniuga la pittura con un materiale insolito come la plastilina; il suo stile espressivo si ispira alla tradizione caricaturale di William Hogarth. I suoi soggetti d’elezione sono spesso Londra, i detriti reali della città e le luci appannate della società dei nostri giorni. www.henry-hudson.com

Bridget Hugo. Il suo lavoro riflette sui modi in cui l’arte può svolgere funzioni critiche senza dotarsi di discorsi o dissertazioni, che l’artista considera una limitazione. Le sue azioni si svolgono al di fuori delle istituzioni convenzionalì dell’arte per indagare la rilevanza culturale e politica dell’espressione artistica anche quando, rimanendo fedele al proprio linguaggio specifico, si manifesta in un ambito più sociale e pubblico. Per la mostra Distortion alla 53ma Biennale di Venezia ha creato un’installazione/bar improvvisata con oggetti trovati, che è stata acclamata dalla critica e dal pubblico.

Alastair Mackie ha completato il suo M.A. alla City and Guilds London Art School nel 2000. Il suo lavoro, solitamente scultoreo, si riferisce spesso al ciclo di nascita, morte e rigenerazione e ai conflitti che emergono tra natura e genere umano. I suoi interessanti lavori sono il risultato di processi di costruzione complessi e lunghi, che utilizzano materiali naturali insoliti che  sottolineano le contraddizioni tra la bellezza della natura e la sua crudeltà. www.alastairmackie.com

Polly Morgan si serve delle sue competenze di tassidermista per creare sculture complicate e fantasiose e tableaux. A differenza di quanto accade nella tassidermia tradizionale, Polly sovverte l’obiettivo classico di imitare gli habitat naturali degli animali, ponendo questi ultimi in ambienti inaspettati e innaturali, associandoli e accostandoli a oggetti trovati. www.pollymorgan.co.uk

Boo Saville è conosciuta soprattutto per i suoi dettagliatissimi disegni a biro, il cui soggetto spesso è la decomposizione del corpo dopo la morte. Ciononostante, riesce a estrarre una sorta di inusitata bellezza dal macabro esplorando forme, superfici e strutture.

Martin Sexton lavora sull’interfaccia della storia antica, la metafisica, gli aspetti psicosociali dell’ufologia e le politiche dell’estetica – tutti temi affrontati con una potente visione poetica. La sua arte è incentrata sul mito e la narrativa inerente, i suoi media includono ghiaccio, fuoco, meteoriti, suono, video e testi. Sexton si riferisce alla sua attività come “scrittura” e ai suoi lavori come “poemi scultorei”.

Jamie Shovlin si è diplomato al Royal College of Art di Londra nel 2003. É interessato alla tensione tra  verità e finzione, realtà e invenzione,  storia e memoria. I suoi progetti coniugano la sua facilità a esprimersi come disegnatore, grafico, pittore e scrittore con la complessità concettuale e la giocosità. Shovlin si interroga su come l’informazione diviene autorevole ed esplora il modo in cui rappresentiamo e classifichiamo il mondo per capirlo.

Hugo Wilson ha studiato pittura a Firenze e ha avuto una brillante carriera come ritrattista ancor prima di portare a termine il suo MA al City and Guilds di Londra nel 2008. Il suo successivo lavoro concettuale si è concentrato sull’esplorazione dei sistemi organizzativi, dei principi scientifici e della genetica. Affascinato da un senso vittoriano della meraviglia, attinge spesso all’estetica dell’epoca, incorporando nel suo lavoro strumenti e tecnologie obsolete. www.hugowilson.com

James Putnam, curatore

James Putnam è curatore indipendente e critico d’arte. Dopo gli studi in storia dell’arte alla University of London ha lavorato ai dipartimenti di Antichità Egizie e di Educazione del British Museum, mentre già curava progetti di arte contemporanea sia in forma indipendente, sia per il Museo.
Nel 1994 ha ideato e curato Time Machine, una mostra che ha fatto epoca e riscosso l’unanime consenso della critica in cui opere di artisti contemporanei convivevano con reperti archeologici. Nel 1999 ha fondato il British Museum’s Contemporary Arts and Cultures Programme, che si confronta con il ruolo filosoficamente rigoroso dei musei: quello di esaminare e riesaminare la storia, le arti, i manufatti alla luce delle istanze culturali del presente. Putnam privilegia progetti dotati di un approccio multidisciplinare e lavora con artisti visivi e performativi, designer, scrittori ed esperti in diversi campi della cultura contemporanea, collaborando con istituzioni internazionali. Ha spesso ambientato le sue mostre in luoghi inediti, che associano l’arte contemporanea a siti e manufatti storici, come la serie di mostre che cura da alcuni anni presso il Freud Museum di Londra.
Scrive di arte antica e contemporanea. É recente la riedizione del suo famoso volume Art and Artifact – the Museum as Medium (Thames & Hudson, 2001/2009) che offre una vasta rassegna delle relazioni tra l’artista e il museo.
James Putnam è stato Visiting Scholar in Museum Studies alla New York University, 2003-2004 e Associate Curator al Bowes Museum, County Durham, UK, 2004-2006; dal 2004 è Senior Lecturer – Critica, Comunicazione e Curatela alla University of the Arts di Londra. Nel 2005 è stato curatore di Arte all’Arte 9 e nel 2006 ha fatto parte del comitato scientifico della Echigo Tsumari Triennial, in Giappone. E’ curatore della Busan Biennale 2010, Corea del Sud. Nel 2009 ha curato le mostre Distortion e Library, presso la fondazione Gervasuti, per la 53esima Biennale di Venezia. www.jamesputnam.org.uk

  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
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  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
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  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
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  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
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  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
    WONDERLAND, Arte nuova da Londra. Assab One, 2010. Foto Ivan Taborri
  • Martin Sexton, Diotima Teaches Socrates in the Ways of Love
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  • Stephane Graff, Professore's Portable Laboratory
    Stephane Graff, Professore's Portable Laboratory
  • Oliver Clegg, And Tomorrow
    Oliver Clegg, And Tomorrow